19 dic – E’ polemica sul decreto che riduce il numero delle firme per la presentazione delle liste di candidati alle prossime elezioni politiche. Il Pdl, con uno dei due relatori al testo Giuseppe Calderisi – l’altro è Gianclaudio Bressa del Pd – chiede che il testo venga “modificato” perché contiene “incongruenze” e in alcuni punti risulta “paradossale”. Per Sel e Lega è un favore “ai centristi” e “agli amici di Monti” perché esonera dalla raccolta firme delle non meglio specificate “componenti politiche all’interno dei gruppi parlamentari”.
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L’ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali ha deciso che esaminerà il provvedimento questa mattina, entro le 14, in modo da poterlo portare in Aula già nel pomeriggio alle 16. Ma, prima Fabrizio Cicchitto in conferenza dei capigruppo, poi lo stesso Calderisi interpellato in Transatlantico ieri hanno chiesto “il tempo necessario” per un decreto di “singolare delicatezza”.
Il relatore chiede che oggi, in Commissione, sia presente il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e chiarisca quale sarà la data delle elezioni visto che, se resta confermata quella di cui la titolare del Viminale aveva parlato l’ultima volta – il 17 febbraio 2013 – “dal 4 al 6 gennaio vanno depositati simboli, coalizioni e indicati i capi delle coalizioni, il 13 e il 14 febbraio vanno presentate le liste con le firme. I tempi sono strettissimi”. tmnews