15 dic. – Il premier Mario Monti, con la sua azione di costruzione di credibilita’ nella gestione del paese, ha creato le condizioni su cui Mario Draghi ha potuto iniziare un’azione della Bce determinante per risolvere la crisi. Lo ha dichiarato il presidente di Eni Giuseppe Recchi ospite della trasmissione della CNBC “Closing Bell with Maria Bartiromo” al Nyse.
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Interpellato sul debito pubblico che ha toccato i 2.000 miliardi di euro, il presidente Eni ha ricordato che in Italia “con l’insediamento del governo monti si e’ cominciato a mettere mano alla gestione dei conti continuando le riforme avviate dal precedente governo e supportate da tutte le forze parlamentari che hanno votato un’agenda alla quale non c’era alternativa. Un’agenda che vedeva tra i suoi punti principali il controllo del budget e le riforme necessarie”.
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Recchi ha poi elogiato il comportamento del presidente della Bce Mario Draghi che nel contrasto alla crisi del debito europeo, “avrebbe fatto tutto quanto fosse stato necessario per salvare l’euro ed evitare il collasso. E’ stato un messaggio assolutamente forte ai mercati”. agi
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