India, cappellano militare ottimista: ”Maro’ a casa per Natale”

13 dic – Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marinai italiani accusati dell’omicidio di due pescatori indiani, hanno ”buone speranze” di tornare a casa per Natale. Lo ha detto ad ASIANEWS padre Giuseppe Faraci, missionario comboniano e cappellano militare, che ha seguito in prima persona i due militari, unici accusati nell’incidente del 15 febbraio scorso con la petroliera italiana Enrica Lexie, al largo delle coste del Kerala.

Il prossimo 17 dicembre e’ il giorno in cui la Corte suprema dell’India dovrebbe emettere la sentenza definitiva sulla giurisdizione del caso. Un verdetto fondamentale, dal quale dipende il proscioglimento pieno dei due maro’, al momento in liberta’ vigilata a Kochi.

”Di solito – ha detto padre Faraci – la Corte suprema non emette mai un verdetto prima di due-tre mesi circa. Siamo nei tempi: dal 28 agosto ci sono stati sei dibattimenti, il processo si e’ concluso il 4 settembre. Basandoci su questa consuetudine storica speriamo arrivi la sentenza. Prima era un azzardo sperare in un verdetto”.

In attesa della sentenza, i due militari risiedono in un albergo di Kochi, citta’ dove possono muoversi liberamente, telefonare alle proprie famiglie e ricevere visite senza restrizioni. In base alle condizioni poste per la liberta’ vigilata, i due militari hanno il divieto di incontrare i familiari dei pescatori uccisi, fino a processo concluso.

Secondo il cappellano, ”i due maro’ vivono in un ambiente umano e molto cordiale” ed ”era cosi’ anche quando erano in prigione. Le guardie e il direttore li hanno sempre trattati con grande rispetto, avevano attenzioni e riguardo nei loro confronti. Hanno concesso visite di 5-6 ore; abbiamo portato loro un fornello elettrico, una caffettiera. Addirittura una sbarra per fare gli esercizi, che poteva essere un’arma”. asca