Ilva: Procura chiede mandato arresto europeo per Fabio Riva

10 dic. – I pubblici ministeri della Procura di Taranto hanno chiesto al gip Patrizia Todisco l’emissione di un mandato di arresto europeo per Fabio Riva, vice presidente dell’omonimo gruppo industriale.

Fabio Riva e’ stato, infatti, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 26 novembre nell’ambito dei nuovi sviluppi dell’inchiesta sull’Ilva, ordinanza che pero’ non e’ stata eseguita perche’ Riva e’ risultato irreperibile.

Giovedi’ scorso, attraverso i suoi avvocati, Fabio Riva ha fatto sapere di trovarsi a Londra, di aver appreso del provvedimento del gip e di volersi quindi mettere a disposizione delle autorita’ inglesi. Di qui il mandato di arresto europeo e l’attivazione, da parte dei giudici, della procedura prevista in questi casi.

Con la nuova fase dell’inchiesta sull’Ilva sono stati raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare, lo scorso 26 novembre, anche l’ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso, e l’ex consulente delle relazioni istituzionali dell’Ilva di Taranto, Girolamo Archina’, ancora detenuti. Sono invece ai domiciliari il padre di Fabio Riva, Emilio, presidente del gruppo Riva, gia’ ai domiciliari da fine luglio con la prima fase dell’inchiesta giudiziaria sull’Ilva, e l’ex consulente della Procura di Taranto nonche’ ex preside di Ingegneria a Taranto, Lorenzo Liberti. (AGI) .