7 dic. – In Italia tra i 1.600 e i 2.000 minori si prostituiscono per strada, il triplo in case e locali. E’ uno dei dati contenuti nell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, secondo cui “la tratta coinvolge per lo piu’ minori stranieri e si configura principalmente come sfruttamento sessuale, anche se negli ultimi anni sono aumentati i fenomeni di accattonaggio e sfruttamento lavorativo”.
Rispetto allo sfruttamento sessuale, denuncia il Rapporto, “si diffonde quello indoor, all’interno di appartamenti, night o centri benessere: si tratta di una forma meno visibile e per questo piu’ preoccupante”. Vittime di tale sfruttamento sono soprattutto minori femmine, ma il fenomeno interessa anche maschi di origine rom o ragazzini di altre nazionalita’, che spesso sfruttano le facili opportunita’ di guadagno per ottenere i soldi che consentiranno loro di proseguire nel proprio percorso migratorio verso il Nord Europa.
Esistono poi, anche se meno utilizzate, altre forme di sfruttamento, prima tra tutte quella dell’accattonaggio, che vede coinvolti principalmente i bambini rom. Difficile arrivare a una quantificazione delle vittime. Gli unici dati certi sono quelli relativi ai minori accolti all’interno delle strutture.
I dati del Dipartimento per le Pari Opportunita’ sui minori assistiti attraverso i progetti rivolti alle vittime di tratta riportano un totale di 1.246 minori assistiti dal 1999 al 2011.
A settembre 2012 risultavano 7.370 i minori non accompagnati segnalati al Comitato per i minori stranieri istituto presso il ministero del Lavoro. agi