UE a Stati membri: applicare direttiva su pulizia dei fondali marini

BRUXELLES, 4 dic – Dopo gli impegni assunti al summit della Terra di Rio+20, la Commissione europea rilancia la battaglia contro i rifiuti marini, composti all’80% da plastica.

Una volta esaminate le relazioni degli Stati membri sullo stato di salute delle acque dei propri mari, inclusa la presenza di immondizia, nel 2013 Bruxelles pubblichera’ la sua pagella.

In ballo c’e’ l’applicazione della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, che impone agli Stati membri di conseguire ”un buono stato ecologico” delle acque marine entro il 2020. Dopo una valutazione iniziale, la cui consegna era prevista entro ottobre 2012, i Paesi dovranno poi fornire criteri concreti per il monitoraggio della salute del proprio ambiente marino e fissare obiettivi da raggiungere

”Al vertice della Terra Rio +20 – ha ricordato il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik – i leader mondiali si sono impegnati a ridurre in modo significativo i rifiuti marini entro il 2025. La Commissione europea intende essere tra i protagonisti di questa iniziativa e lavorare a stretto contatto con gli Stati membri, le convenzioni marittime regionali e le parti interessate al fine di individuare e sviluppare iniziative concordate per fronteggiare il problema”. ansa

La Spagna chiede alla BEI prestito di mezzo miliardo di euro per acque reflue

UE, acque reflue: Italia condannata da Corte di giustizia