Tragedia a Treviso, problemi economici: si impicca nel suo bar

4 dic – Tragedia nel primo pomeriggio in pieno centro storico a Treviso. Manuele Barbisan, 38anni, titolare del Cafè La Corte in piazza San Vito, si è tolto la vita impiccandosi nel retrobottega.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza e le forze dell’ordine ma per il barista non c’era ormai più nulla da fare. Si è impiccato all’alba, dopo aver mandato un messaggio a una collaboratrice in cui diceva di non aprire il giorno dopo. Non voleva che vedesse. Preferiva che a scoprire il suo corpo fosse l’amico Mario, più forte di spirito.

Pare avesse studiato tutto fin nei minimi dettagli. Nei giorni scorsi aveva più volte fatto riferimento al fatto di “volerla fare finita”, ma nessuno degli amici e dei familiari aveva mai immaginato arrivasse a tanto. “Era stanco”, dicono molti. Ad averlo ferito duramente anche la morte di Piero Dotto, il rugbista stroncato da un infarto ormai un mese fa.

Alla base del tragico gesto ci sono soprattutto questioni di ordine economico. Davanti al corpo c’era un biglietto: “w l’Italia, dopo otto anni sono finalmente libero”. Otto anni come il tempo intercorso dal giorno in cui decise di iniziare a gestire un bar, al giorno della sua morte.

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