4 DIC – Un corridoio ecologico fluviale del Po, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Life Natura, per ristabilire una continuità fluviale tra i grandi laghi subalpini, il Po e il mare (Mediterraneo- Oceano atlantico) per il passaggio e la riproduzione della fauna ittica.
La specie ‘target’ è lo storione cobice, che necessita di una connessione tra i grandi laghi subalpini, i fiumi e l’Adriatico per potersi riprodurre e quindi non estinguersi; ma anche molti altri pesci beneficeranno dell’apertura di questo corridoio fluviale che parte dal lago di Lugano e arriva all’Oceano atlantico. Verranno inoltre connesse in questo modo 33 aree riconosciute come Siti di importanza comunitaria (Sic) nella ‘Rete Natura 2000’. Il progetto è stato presentato alla centrale idroelettrica EnelGreenPower a Monticelli d’Ongina, nel Piacentino.
Cuore dell’intervento è la costruzione di due scale di rimonta ittica per la risalita e la smonta dello sbarramento della centrale, tra le sponde piacentine e lodigiane del Po.
Sono coinvolte nel progetto – budget totale 7 milioni di euro, cofinanziamento Ue di 3,4 mln, durata dei lavori cinque anni – le quattro regioni del Po (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), l’Autorità di bacino del Po, L’agenzia interregionale per il Po (Aipo), il ministero dell’Ambiente, le Province di Piacenza e Rovigo, il Parco regionale Valle del Ticino, Graia srl e la Federazione nazionale pesca sportiva (Fipsas).
“Il progetto attuale – commenta il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi – con l’impegnativo ed ambizioso obiettivo di eliminare una barriera invalicabile al ciclo riproduttivo degli storioni, come degli altri abitanti del Po, rappresenta un punto di svolta fondamentale e un’imperdibile opportunità di rilancio della nostra cultura, del nostro ambiente e del nostro sistema territoriale”. ansa