2 DIC – Nonostante le promesse fatte, il governo spagnolo non paghera’ la rivalutazione delle pensioni per adeguarle all’aumento dell’inflazione, che ha chiuso novembre a un tasso del 2,9%. Lo ha annunciato oggi la vicepremier e portavoce, Soraya Sanz de Santamaria, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri, assieme al ministro del lavoro, Fatima Banez. “E’ una delle decisioni piu’ difficili che abbiamo preso”, ha assicurato la Banez.
Il tasso di inflazione del 2,9% di novembre, mese sul quale e’ calcolato l’adeguamento, supera l’1% segnato a gennaio dalle pensioni, per cui il governo e’ obbligato per legge a pagare la compensazione, calcolata in 3,8 milioni di euro. Ma la pressione di Bruxelles, che mantiene la vigilanza sui conti spagnoli e la necessita’ di ridurre il deficit per centrare l’obiettivo del 6,3% nell’anno, hanno avuto la meglio. “L’adeguamento delle pensioni all’aumento del costo della vita era l’ultima delle promesse elettorali che il premier Mariano Rajoy non aveva ancora tradito, dopo l’aumento dell’Iva, l’introduzione del co-pagamento sanitario, la riduzione dei costi di licenziamento e dei sussidi di disoccupazione”, annota El Pais.(ANSAmed).