30 nov – Sul quotidiano Libero di venerdì 30 novembre, Franco Bechis scrive: “Dal Quirinale arriva uno schiaffo agli italiani: Napolitano si alza lo stipendio.
Nel comparto pubblico, Re Giorgio è l’unico ad aver salvato la paga dalla spending review: nel 2013 ai 239.192 euro che già prende, ne aggiungerà altri 8.835. L’inquilino del Colle ignora la rabbia dei cittadini tartassati e non si cura nemmeno della spending review che investe gli organi dello Stato. E anche le toghe sfuggono ai tagli: Csm, ermellini, Tar e Corte dei Conti potranno spendere di più.”
Suonano come una beffa agli italiani le parole pronunciate troppo spesso dal Presidente in questi ultimi mesi, parole immasticabili finora come: rigore, sacrificio, disciplina. L’ennesima ipocrisia di una classe dirigente avida e spregiudicata che affama un’intera nazione e pretende che a fare i sacrifici siano sempre gli stessi.
Napolitano il moralista: «Abbiamo evitato disastro totale con le chiacchiere dei ricchi e con i sacrifici dei poveracci sempre più pezzenti.