29 nov – Il presidente dei senatori di Coesione nazionale, Pasquale Viespoli si e’ dimesso da relatore del ddl costituzionale per la costituzione di un’Assemblea costituente. Lo ha annunciato intervenendo in Aula del Senato, dove il provvedimento, dopo alcune sedute di esame, si avvia ad arenare il suo iter parlamentare su un binario morto.
”Non vogliamo fornire alibi all’inconcludenza produttiva del Senato di queste ultime settimane” ha sottolineato Viespoli, che ha duramente criticato il ”sostanziale ostruzionismo” del Pd e soprattutto un cambio di atteggiamento dei democratici, che ora sottolineano la secondarieta’ del provvedimento rispetto alle urgenze di altri progetti di legge prioritari, rispetto alla condotta in commissione, dove il ddl era stato esaminato in un clima di sostanziale unanimita’.
Altrettato decise le critiche rivolte da Viespoli, relatore insieme a Francesco Rutelli dell’Api, a certi ”editoriali di chi ha bisogno di attaccare la ‘casta’ per lucrare attraverso gli attacchi alla ‘casta”’, sottolineando poi l’inaccettabilita’ che il Senato debba essere condizionato (”si faccia dettare l’agenda” dei lavori) da questi ultimi. ”Motivi di testo e di contesto – conclude – mi impongono il dovere etico, politico e istituzionale di dimettermi da relatore”.
Dopo Pasquale Viespoli, anche Francesco Rutelli, co-relatore del ddl costituzionale per l’istituzione di un’Assemblea costituente, rassegna in Aula del Senato le sue ”dimissioni irrevocabili” dall’incarico.
Il provvedimento, ha spiegato il presidente di turno, Domenico Nania, ”torna ora in prima commissione per l’eventuale nomina di un nuovo relatore”. L’Aula del Senato e’ quindi passata ad affrontare il successivo punto dell’ordine del giorno, con l’esame del dl sugli enti territoriali nel quale sono confluite anche le norme del dl terremoto. asca