Al policlinico Gemelli taglio da 29 mln di euro “Chiudiamo neonatologia”

29 nov. – Un taglio di oltre 29 milioni di euro sul budget 2012 che rischia di mettere a rischio i servizi. E’ l’allarme del Policlinico Gemelli di Roma, alla luce dei decreti n. 348 e 349, i cui contenuti, ricordano i dirigenti del Policlinico in una conferenza stampa, malgrado il precedente e recente accordo con la Regione non sono stati ne’ negoziati ne’ conosciuti e senza che ne siano state valutate le conseguenze.

Tale taglio, quantificabile in 29 milioni di euro (che equivalgono a circa il 30% dei tagli previsti per tutte le strutture sanitarie accreditate del Lazio) “va a incidere pesantemente sul budget per l?anno in corso di 529 milioni sottoscritto a fine luglio tra il Policlinico Gemelli e la stessa Regione Lazio, il cui ammontare e’ stato definito proprio in misura del riconoscimento del ruolo centrale del Gemelli nel SSR”.

Di questo taglio circa 5 milioni sono relativi alle funzioni per l’Emergenza e per il Pronto soccorso senza riduzione delle prestazioni erogate. “Siamo amareggiati soprattutto perche’ avevamo intrapreso autonomamente un percorso di razionalizzazione in collaborazione con la regione con cui avevamo stipulato un accordo di reciproco impegno. Noi lo stavamo mantenendo, ma con questa nuova ondata di tagli, siamo sull’orlo del precipizio”.

E’ l’allarme lanciato da Maurizio Guizzardi, Direttore del Gemelli. “Stiamo accumulando debiti da fornitori e banche – ha aggiunto Guizzardi – che ad un certo punto non riusciremo piu’ a sopportare e questo punto si sta avvicinando. Noi continueremo finche’ potremo, perche’ questo e’ lo spirito e la mission del Policlinico ma le istituzioni devono rendersi conto che se chiudiamo sara’ un disastro”.

“Il Gemelli esiste per le istituzioni quando vengono richieste determinate prestazioni, che evidentemente vengono richieste perche’ il Gemelli e’ una struttura simbolo insostituibile per la Regione Lazio. Poi pero’ quando si tratta di sostenerlo a livello economico, il Gemelli non viene considerato”, ha denunciato Rocco Bellantone, Preside della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore. agi