28 nov – “Dobbiamo superare le vecchie categorie destra, centro, sinistra che hanno prodotto guasti nel paese e abusi nei palazzi della politica. Ma vogliamo anche lavorare con chi nella politica condivide le nostre idee e vuole rinnovarsi”. Lo afferma, in una intervista al ‘Mattino’, Luca Cordero di Montezemolo fondatore di Italia Futura che ribadisce che non è ora il momento di chiedere a Monti di ricandidarsi, “pregiudicherebbe il suo lavoro”.
“L’obiettivo – spiega – è che ci sia, all’indomani delle elezioni, una forza politica popolare, liberale e riformista che consenta all’agenda Monti e al premier di continuare con ancora più forza il suo lavoro. Un movimento che sia tutt’altro che moderato nella spinta al cambiamento”.
Qualche esempio del “lavoro” di Monti
- Disastro Monti: in 9 mesi uscite dal mercato 55mila aziende
- Disastro Monti: Peggiorano le stime dell’Ocse sull’Italia
- Inps: potere d’acquisto delle famiglie calato -5,2%
- Confindustria contraddice Monti: momento peggiore non e’ passato affatto, anzi peggiorerà
- Adusbef: il 90% delle tredicesime sarà ‘mangiato’ da tasse
Il ruolo dell’Udc? “Quello che vogliamo costruire è un progetto per il paese, non l’ennesimo partito politico fine a se stesso – risponde Montezemolo -. Italia Futura rappresenta una parte di questo progetto a cui partecipano tante altre persone e movimenti che rappresentano mondi e culture diversi ma complementari. Il centro può essere due cose opposte: il luogo dove i problemi dei cittadini assumono un valore appunto centrale o, viceversa, uno spazio indefinito dove prevale la tattica politica. Noi lo intendiamo nel primo senso e sono sicuro che anche l’Udc è conscia che queste elezioni rappresentano uno spartiacque che impone scelte coraggiose”.
Candidarsi? “Su questo progetto io ho messo la faccia, l’impegno e il tempo”, conclude il presidente della Ferrari, “se avessi posto il problema della mia leadership come elemento indispensabile avremmo fatto come gli altri partiti: discussioni infinite su chi comanda”. tmnews