27 nov – ”Mi chiedo se e quando il potere dei social network determinera’ le scelte politiche e se questo sia compatibile con la democrazia”. A domandarselo e’ il presidente di Telecom, Franco Bernabe’, che durante la presentazione del suo libro ”liberta’ vigilata” all’universita’ Bocconi di Milano si e’ soffermato sul mondo di internet sollevando perplessita’ in particolare sui rischi introdotti dai social network, a partire dalla privacy.
Bernabe’ ha analizzato il fenomeno Facebook, osservando che il popolare social network conta oltre un miliardo di iscritti con piu’ di 400 miliardi di foto postate. Questo, a suo giudizio, rappresenta ”una costante intrusivita’ nella vita privata delle persone che e’ incredibile”. Il problema e’ che ”i giovani non se ne rendono conto”, ha aggiunto il top manager ricordando che alla Germania nazista sono serviti piu’ di due anni per scovare gli ebrei mentre ”adesso e’ possibile farlo con un clic. Attenzione e’ il monito di Bernabe’ – perche’ il mondo non sara’ sempre pacifico, magari un giorno potra’ accadere qualcosa di simile o anche di peggiore”.
Il presidente di Telecom si definisce ”preoccupato” per ”l’assenza totale di regole nel mondo internet”.
Percio’, ha concluso, ”e’ ormai tempo che venga distribuita una regolamentazione anche per le societa’ di internet”, perche’ la liberta’ della rete ”ha notevole punti oscuri”. asca