27 nov – Il blocco dell’Ilva “non è provocato dalle misure cautelari, ma è provocato dal sequestro dell’area a freddo, una misura che credo abbia aperto un problema molto serio anche nei confronti delle procedure che abbiamo seguito con l’applicazione della legge delle misure europee”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini intervenendo astamane a ‘Prima di tutto’ su Radio 1.
“Il compito di stabilire le procedure, le norme tecniche e le prescrizione per rispettare l’ambiente e per proteggere la salute – ha sottolineato Clini – è delle amministrazioni competenti, in questo caso del ministero dell’Ambiente in primis. E non c’è una funzione di supplenza che deve essere presa in considerazione quando le amministrazioni fanno il loro dovere.
Qui invece si sta creando una situazione per cui parallelamente alle indicazioni date dall’amministrazione competente, la magistratura inquirente stabilisce delle norme quasi in concorrenza con quelle delle amministrazioni competenti“.
“L’impresa – ha aggiunto Clini – è pronta ad investire per rispettare le condizioni dell’Aia e noi dobbiamo fare in modo che questo avvenga. Stiamo valutando qual è lo strumento più idoneo ed efficace per fare sì che nello stabilimento di Taranto venga applicata la legge italiana e la direttiva europea. L’impresa deve realizzare gli interventi già prescritti e deve effettuare gli investimenti che aveva già deciso di applicare”. (la presse)