27 nov – Peggiorano le previsioni dell’Ocse sul Pil dell’Italia. Secondo il nuovo outlook, l’economia del paese nel 2013 calera’ dell’1%, contro la flessione dello 0,4% stimata in precedenza. Per il 2013 il governo ha previsto invece una contrazione del Pil pari ad appena lo 0,2%. L’Ocse ha inoltre rivisto al ribasso le stime per il 2012, con il Pil che e’ ora previsto in calo del 2,2%, contro la flessione dell’1,7% stimata lo scorso maggio.
Il tasso di disoccupazione in Italia, stimato al 10,6% nel 2012, e’ destinato a salire all’11,4% nel 2013 e all’11,8% nel 2014. E’ quanto prevede l’Ocse. Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona e’ invece previsto all’11,1% quest’anno, all’11,9% nel 2013 e al 12% nel 2014.
Le misure di austerita’ varate dal governo Monti hanno causato il maggior calo dei consumi registrato in Italia dal secondo conflitto mondiale. Lo sottolinea l’Ocse nel suo nuovo outlook. “Il consolidamento fiscale, pari quest’anno a quasi il 3%, ha indebolito la domanda interna, e i consumi privati sono scesi al tasso maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale”, afferma l’organizzazione di Parigi. agi