8 nov. – Allarme Ue sull’Italia e sulla zona euro: il nostro Paese e’ “in profonda recessione” e ci sara’ una “tiepida” ripresa solo nel 2013. La disoccupazione invece continuera’ a salire fino al 2014. I dati sono contenuti nelle previsioni economiche di autunno della Commissione europea.
Per l’Eurozona la vera ripresa arrivera’ nel 2014 mentre il picco dei senza lavoro ci sara’ il prossimo anno. Con un Pil in calo del 2,3% nel 2012, l’economia italiana e’ in “profonda recessione”, spiega l’Ue. Questa sara’ seguita da una “tiepida ripresa”, visto che il Pil sara’ in calo piu’ moderato nel 2013 (-0,5%) per tornare al segno positivo solo nel 2014 (+0,8%).
A maggio, la Commissione aveva previsto che il Pil sarebbe aumentato dello 0,4% gia’ nel 2013. Il 2012 si chiudera’ nel nostro Paese con un rapporto deficit/Pil pari al 2,9%: secondo la Commissione Ue il rapporto scendera’ al 2,1% l’anno prossimo, quando i conti italiani si avvicineranno al pareggio strutturale. Infine e’ -0,4% il dato per il 2013.
La disoccupazione aumentera’ anche nei prossimi anni: dal 10,6% di quest’anno, per la prima volta a due cifre, si passera’ all’11,5% nel 2013 e all’11,8% nel 2014. La stima e’ molto peggiore rispetto a quella che la stessa Commissione aveva fatto nel maggio scorso, con un tasso di disoccupazione che si manteneva sotto il 10% anche nel 2013. Infine il debito pubblico italiano raggiungera’ il suo picco l’anno prossimo, quando sara’ pari al 127,6%. Il rapporto debito/Pil tornera’ nel 2014 al livello stimato da Bruxelles per quest’anno, ovvero il 126,5%.
Riguardo all’Eurozona la Commissione ha rivisto al ribasso le stime sull’economia nel 2012 e nel 2013 e prevede un ritorno ad una crescita “molto modesta” soltanto nel 2013. Nel 2012 si conferma la recessione con un calo del Pil dell’eurozona dello 0,4%. “La ripresa del Pil e’ prevista essere molto modesta nel 2013,” si legge nel documento della Commissione che blocca la crescita allo 0,1%, mentre le previsioni precedenti segnalavano un ottimistico 1%. L’economia dell’eurozona dovrebbe ritornare a girare a ritmo sostenuto soltanto nel 2014 quando la Commissione stima una crescita dell’1,4% “a condizioni invariate”.
E che la crisi si stia allargando lo segnala anche il presidente della Bce, Mario Draghi, secondo cui “e’ arrivata anche in Germania” che finora “poteva dirsi immune da alcune difficolta’ di altri paesi dell’Eurozona”. Per questo, aggiunge il numero dell’Eurotower, e’ importante anche per Berlino “assicurare la stabilita’” dell’area dell’euro. Concetto condiviso dalla cancelliera Angela Merkel, per la quale leEuro “e’ piu’ di una semplice moneta unica”, e’ “il simbolo dell’unificazione riuscita, dell’Europa della liberta’ e del benessere da tutelare per i nostri figli”. (AGI) .