26 nov – Nonostante i limiti che alcuni paesi hanno alle emissioni e quelli che si stanno discutendo anche in questi giorni a Doha, la domanda di carbone, la fonte di energia piu’ inquinante, non e’ mai stata cosi’ alta e continua a crescere. Lo afferma un rapporto dell’agenzia Wood Mackenzie.
Secondo i numeri del rapporto nel 2010 la domanda di carbone e’ cresciuta del 6%, il doppio del gas e quattro volte piu’ del petrolio, superata soltanto dalle rinnovabili, e i dati preliminari sul 2011 sembrano ricalcare queste cifre.
A guidare il boom, spiegano gli esperti, e’ il fatto che questo combustibile ha prezzi sempre minori a causa di una serie di fattori: ”A causa della crisi economica c’e’ stato un vero collasso della richiesta di energia delle industrie – spiega Paul McConnell, uno degli analisti della societa’, alla Bbc – questo ha portato a una sovrapproduzione di carbone, che ha spinto in basso i prezzi, e ha causato anche un surplus di permessi di emissione di CO2, che ha aumentato questo effetto sui prezzi”.
La situazione, afferma il rapporto, non e’ destinata a cambiare nel breve periodo, anche a causa della scoperta negli Usa di grandi quantita’ di ‘shale gas’, quello contenuto nelle argille, che ha un costo molto basso: ”Il carbone che non va piu’ in Usa deve andare da qualche parte – sottolinea l’esperto – e probabilmente sara’ in Europa”.
Attualmente il carbone e’ usato nella produzione del 40% dell’elettricita’ mondiale, e il 70% della produzione di acciaio dipende da questo combustibile.(ANSA).