23 nov – Tassa di 500 euro una tantum sulle macchinette acchiappa-pupazzi e niente norma “cieli bui”, che prevedeva una significativa riduzione dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne. E poi ancora: l’aumento delle detrazioni per i figli e il dietro-front su sgravi Irpef e rincaro Iva.
Sono queste alcune delle novità principali contenute del ddl stabilità dopo il primo esame alla Camera; un esame più complicato del previsto, concluso ieri con il via libera finale in aula, dopo una triplice fiducia sul testo della commissione Bilancio. Montecitorio ha dato l’ok finale con 372 voti favorevoli, 73 contrari e 16 astenuti.
Il provvedimento passa ora al Senato, ma restano ancora alcuni nodi da sciogliere. E sono questioni spinose, anche con problemi di copertura: dal ripristino dell’indicizzazione per le pensioni di guerra alle modifiche per la Tobin tax, dalla deroga al patto di stabilità interno per i Comuni colpiti dal maltempo ai 250 milioni sottratti al fondo per l’aumento della produttività. Anche a Palazzo Madama si profila così un esame complesso e impegnativo.
Queste le modifiche più significative nel passaggio alla Camera.
DETRAZIONI FIGLI. Aumentano a 1.220 euro le detrazioni per i figli sotto i tre anni, mentre per quelli sopra i tre anni lo sconto fiscale sale a 950 euro. Per i figli disabili, invece, le detrazioni crescono di 400 euro. Eliminata poi la riduzione di tetti e franchigie prevista inizialmente.
IRPEF E IVA. Non cambiano le aliquote Irpef e sfuma così l’atteso alleggerimento fiscale per i redditi più bassi. Resta però invariata l’Iva agevolata al 10%, che sarebbe dovuta aumentare di un punto. L’imposta sul valore aggiunto fissata al 21%, invece, aumenterà al 22%.
ESODATI. Si amplia di 10.130 lavoratori la platea degli esodati salvaguardati, finora composta da 120mila persone. Le risorse arriveranno dai risparmi che si otterranno dai 9 miliardi già stanziati e, se non basteranno, scatterà la deindicizzazione delle pensioni più ricche (oltre 3mila euro).
FONDO TAGLIA-TASSE. Il fondo per la riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese partirà dal 2013. Sarà finanziato con le risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, dal calo dello spread sui titoli pubblici e dalla riduzione delle spese fiscali.
PRODUTTIVITA’. Nuove risorse per aumentare la produttività: 600 milioni per il 2014 e 200 milioni per il 2015. Ma per il 2013 il fondo viene ridotto da 1,2 miliardi a 950 milioni, perchè 250 milioni sono stati girati alla Protezione civile per intervenire nelle zone alluvionate.
COMUNI ALLUVIONATI. Per i danni causati dal maltempo arrivano 250 milioni di euro, presi dalle risorse stanziate per aumentare la produttività del lavoro. Soldi che andranno al fondo della Protezione civile per gli interventi nelle aree colpite dalle alluvioni.
IRAP E DEDUZIONI. Esenzione Irap per le piccole imprese, sostenuta da un fondo da 540 milioni in due anni. Per le aziende, inoltre, le deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato aumentano a 7.500 euro; per le assunzioni di donne e giovani sotto i 35 anni salgono a 13.500 euro.
CREDITO D’IMPOSTA. Dal 2013 arriverà un fondo per i crediti d’imposta per la ricerca, in particolare per le piccole e medie imprese, e per la riduzione del cuneo fiscale. Le risorse dovranno essere ricavate dalla riduzione di trasferimenti e contributi alle aziende.
FONDO SOCIALE. Palazzo Chigi gestirà un fondo sociale da 900 milioni di euro. I beneficiari saranno soggetti diversi, dalle non-autosufficienze (previsti 200 milioni, da destinare anche i malati di Sla) alle borse di studio, dal finanziamento delle università ai territori colpiti da calamità naturali.
ENTI PREVIDENZA. Gli enti previdenziali dovranno fare risparmi di spesa con tagli al personale, alle consulenze e all’esternalizzazione dei servizi informatici. Possibili anche contratti di sponsorizzazione tecnica o finanziaria. Cancellata invece la stretta sulla possibilità di comprare immobili.
ORARIO PROF. Salta l’aumento delle ore di lavoro per gli insegnanti, che restano così 18 alla settimana. Le risorse necessarie (182 milioni) arriveranno da diversi fondi, da alcuni bandi e da una sforbiciata alle risorse previste per i distacchi del personale del ministero e degli enti.
SICUREZZA. Si sblocca il turn-over nel comparto sicurezza, con la possibilità di assumere, per il 2013, fino al 50% della quota prestabilita, mentre la legge sulla spending review imponeva un limite del 20%. Anche per il 2014 è previsto il 50%, mentre per il 2015 c’è un aumento al 70% della quota.
FALSI INVALIDI. Nuovo giro di vite contro i falsi invalidi, con un piano triennale di 150mila nuove verifiche all’anno per il prossimo triennio. Per il 2013-2015, quindi, l’Inps dovrà realizzare un piano di 450mila controlli straordinari, aggiuntivi rispetto all’attività ordinaria di accertamento.
SCUOLE PARITARIE. Le risorse destinate per il 2013 alle scuole non statali (223 milioni di euro) non saranno considerate per il Patto di stabilità interno.
COOP SOCIALI E LSU. Slitta dal 2013 al 2014 l’incremento dell’Iva previsto per le cooperative sociali (dal 4% al 10%). Arriva anche un milione di euro per stabilizzare i lavoratori socialmente utili nei Comuni con meno di 50mila abitanti.
GIUSTIZIA. È stata eliminata la possibilità di destinare a incentivi per i magistrati una quota delle risorse previste per il funzionamento degli uffici giudiziari.
PATRONATI. Previsto un taglio di 30 milioni di euro per le risorse destinate ai patronati, ma sarà soltanto per il 2013. Per questi enti ci sarà presto una riforma.
TERREMOTI. Arrivano 35 milioni per la ricostruzione dell’Aquila e 10 milioni per sostenere le aree della Sicilia danneggiate dal sisma del Belice del 1968.
MOSE VENEZIA. Le risorse per realizzare il Mose saranno di 1,15 miliardi di euro in quattro anni, 100 milioni in meno rispetto al previsto, che saranno destinati a Venezia e Chioggia.
TRENTO E BOLZANO. Nelle due Province autonome sarà meno forte il giro di vite sulla spesa sanitaria. Gli obiettivi economici potranno essere raggiunti con misure alternative al taglio del 10% degli importi e delle prestazioni dei contratti d’appalto.
CROAZIA E SLOVENIA. Arrivano nuovi fondi per sostenere le minoranze italiane in Croazia e Slovenia e per gli esuli di Istria e Dalmazia. Ridotte invece le risorse per l’uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione.
CIELI BUI. Cancellata la norma sull’operazione ‘cieli bui’, che prevedeva una significativa riduzione dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne.
ACCHIAPPA-PELUCHE. Tassa di 500 euro una tantum sulle macchinette acchiappa-pupazzi, che sarà pagata dai proprietari di “apparecchi usati come veicoli di manifestazioni a premio”. tmnews