23 NOV – ”Chi fa il ministro, il presidente della Regione, il responsabile di un istituto di ricerca, deve avere un codice d’onore per cui si assume il rispetto delle normative attualmente in vigore: e’ questo che garantisce la protezione della salute e dell’ambiente”.
Cosi’ il ministro dell’ambiente Corrado Clini oggi alla giornata conclusiva del Forum Risk Management in sanita’. ”Se non si assume questo impegno – ha aggiunto – e’ molto difficile risolvere le problematiche che si ripresentano ogni volta che c’e’ un conflitto che ha a cuore l’ambiente. E dietro, magari, ci sono altre problematiche che riguardano ad esempio l’interesse delle lobby”.
”Nessuno – ha spiegato Clini – mi puo’ convincere che in Italia il 90% delle merci viaggia su strada perche’ avevamo dei problemi ambientali a costruire ferrovie. La verita’ e’ che le lobby di chi costruisce le strade hanno convinto le associazioni ambientali che le ferrovie fossero dannose”.
”Con le direttive europee su base ambientale – ha poi detto il ministro – stabiliamo dei limiti, al di sotto dei quali c’e’ protezione per la salute. Questo avviene anche per la legge nazionale. Pero’ ci troviamo regolarmente di fronte a pareri e valutazioni che assumono come criterio di riferimento non la legge, non la direttiva europea, ma un criterio astratto di protezione della salute e che impedisce di approvare progetti che utilizzano le migliori tecnologie disponibili perche’ non si sa cosa potrebbe avvenire da qui a quaranta anni”. ansa