22 nov – Gli ultimi 40-50 anni, nei quali gli spagnoli hanno vissuto in prosperità, sono un’eccezione, scrive il giornalista de El Pais Ramon Muñoz. Questo materiale è un estratto del suo libro “España, destino tercer mundo” (“Spagna, destinazione terzo mondo”). E’ raccapriciante, ma è una visione reale delle cose, ritiene il giornalista.
Analizzando la crisi, la maggior parte degli esperti commette un duplice errore, scrive l’autore. Credono nell’irreversibilità del progresso e pensano che la crisi migliorerà in futuro il sistema socio-economico. Ma ciò è fuorviante, in quanto la vera causa della crisi consiste nel fatto che la Spagna non produce più nulla. Tutto quello che gli spagnoli consumano è prodotto in Cina, India, Egitto, etc..
Sulla forza dell’euro gli spagnoli viaggiavano, acquistavano smartphone e Suv. Ma ora si è scoperto che la Spagna è un paese afflitto dalla disoccupazione, da salari bassi e da un’istruzione precaria. La prossima generazione non viaggerà ma emigrerà, pensa l’autore. talian.ruvr.ru/news/