Monti svende l’Italia, ma non garantisce per il prossimo governo

19 nov. – L’Italia a confronto delle altre nazioni dell’eurozona ha perso dieci anni di crescita, ma “se si rimette in carreggiata ha un potenziale maggiore rispetto agli altri Paesi”. Tutto questo grazie all’operato del governo: ora l’Italia e’ “un Paese piu’ competitivo”, capace di realizzare misure per attirare investitori stranieri e con i conti a posto.

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Tuttavia questo discorso vale per la situazione attuale, su quello che potrebbe accadere al termine del suo mandato, il premier Mario Monti non si sente di garantire. “Non posso garantire per il futuro, sarei gia’ contento se potessi migliorare il presente come credo stiamo facendo con lo sforzo di tutti”, parlando al termine della sua prima tappa nei Paesi del Golfo Persico dove si rivolge ai potenziali investitori stranieri invitandoli a comprare asset italiani la cui valutazione “ora e’ bassa”, ma che “sono destinati a rilanciarsi”.

Ieri il presidente del Consiglio aveva osservato di non voler assicurare alcun impegno per il momento, oggi va oltre. Il futuro si costruisce adesso, e’ il ragionamento del Professore, sostenenendo le imprese italiane nel mondo, realizzando cose concrete. Perche’, sottolineano fonti governative, malgrado tutto quello e’ accaduto e le fibrillazioni in Parlamento e nella politica italiana, il nostro Paese ha ritrovato credibilita’ e affidabilita’.

E’ da tempo che il Professore sta tessendo una fitta rete di rapporti internazionali, basati soprattutto sulle relazioni commerciali, per pubblicizzare quello che lui stesso chiama il nuovo ‘Sistema Italia’. Ma sul domani non c’e’ alcuna certezza, rimarca Monti. In ogni caso “chiunque governera’ deve avere come obiettivo non solo quello di garantire le imprese italiane ma anche quello di continuare a garantire la trasformazione della societa’ italiana in termine di crescita, giustizia, lotta alla corruzione e all’evasione”.

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Il presidente del Consiglio arriva in Kuwait (oggi sara’ in Qatar e Oman, martedi’ nei Paesi degli Emirati arabi) con una precisa ‘mission’. Quella di convincere gli investitori stranieri sulle “buone opportunita’” in questo momento in Italia. “Le valutazioni degli asset sono basse, questo e’ il momento buono”, premette.

Il premier basa le sue argomentazioni, oltre che su quello che offre il mercato, sulle misure adottate dall’esecutivo. “I piu’ avveduti, quelli che sono in grado di giudicare il percorso di risanamento e di riforme messo in campo dal governo, ritengono che l’Italia abbia imboccato una strada proficua e promettente”, osserva. E dunque l’invito e’ rivolto soprattutto ai fondi di investimento: e’ arrivata l’ora di investire, “servono capitali per la crescita”, “ci troviamo in un momento in cui si puo’ acquistare a buon mercato assets a reditto fisso, equities, real estate destinate a rivalutarsi”, insiste piu’ volte il presidente del Consiglio nella conferenza stampa, “c’e’ l’opportunita’ di fare buoni investimenti in Italia”. “Stiamo formando – ripete piu’ volte il premier – un sistema italiano per la promozione degli investimenti. In Kuwait oggi c’e’ ancora poca presenza di imprese italiane”.

Il Professore – ospite dell’emiro e accolto calorosamente da tutti i membri del governo – guarda soprattutto al “piano di sviluppo imponente” messo in campo dal Kuwait. “Il nostro compito – dice il Professore – e’ quello di promuovere le imprese italiane e favorire il sistema Italia”, ovvero “far partecipare le imprese italiane alle numerose gare” affinche’ si assicurino le commesse. agi