18 nov – Spesso il sabato mattina, dalla sua splendida villa sulle colline di Scandicci, Lamberto Dini, assieme alla moglie Donatella Pasquali Zingone, scende nel centro del paese, in piazza Togliatti, dove si tiene il mercato, e compra pecorino, asparagi, soppressata di maiale e altre leccornie «per poi portarle il lunedì a Roma, dove non si trovano e dove non ho tempo di fare la spesa», ha spiegato al “Corriere fiorentino” l’ex premier.
Tutto normale? «Niente affatto, perché trovo scandaloso che per andare al mercato Dini e consorte si facciano accompagnare dalla scorta», protesta il sindaco Simone Gheri (Pd). Dini ha fatto sapere che la scorta è d’obbligo per le funzioni svolte e per essere stato minacciato dalle Br. Ma Gheri non è persuaso e a “l’Espresso” rivela che quando Dini si candidò, sempre nel collegio di Scandicci, per il centrosinistra (per poi passare con il centrodestra) la moglie gli disse: «Chissà quante richieste gli avanzerete ora come Comune!». E Gheri pronto: «Se suo marito non si vuole candidare, signora, non c’è problema. Molti compagni mi stanno rimproverando per questo».
M. La.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/dini-il-pecorino-con-la-scorta/2195050