10 nov. – L’Italia nei prossimi 50 anni continuera’ a crescere lentamente rispetto agli altri Paesi Ocse ma fara’ meglio della Germania. E’ quanto emerge da un rapporto dell’Ocse dal titolo ‘Looking to 2060: long-term global growth prospects’ secondo cui nel periodo 2011-2060 il Pil italiano crescera’ mediamente ‘solo’ dell’1,4%.
Crisi, Riccardi: siamo fuori dal tunnel grazie a credibilita’ del governo
A rimarcare il difficile momento c’e’ la caduta della produzione industriale che non accenna a rallentare: a settembre, rileva l’Istat, si e’ registrato un calo dell’1,5% rispetto al mese precedente. Il calo, in confronto a settembre 2011, e’ stato del 4,8%. Nella media del trimestre luglio-settembre, segnala l’istituto, si e’ avuta una flessione dello 0,1% rispetto al trimestre immediatamente precedente mentre nei primi nove mesi dell’anno la produzione e’ diminuita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Cali congiunturali si sono avuti in tutti i raggruppamenti industriali: diminuiscono in modo significativo i comparti dell’energia (-6,5%) e dei beni di consumo (-2,5%), mentre segnano cali piu’ contenuti i beni intermedi (-0,4%) e i beni strumentali (-0,2%). Anche per quanto riguarda l’andamento tendenziale, variazioni negative si sono registrate in tutti i comparti.
La diminuzione piu’ marcata riguarda l’energia (-7,8%), ma cali significativi si registrano anche per i raggruppamenti dei beni intermedi (-5,8%) e dei beni strumentali (-4,2%). Diminuiscono in modo piu’ contenuto i beni di consumo (-2,5%). I maggiori contributi alla variazione tendenziale dell’indice generale (calcolato sui dati grezzi) derivano dal raggruppamento dei beni intermedi (-3,9 punti percentuali) e da quello dei beni strumentali (-3,3 punti percentuali). (AGI) .