Spending review: liquidazione Arcus spa, che ha speso piu’ di 100 milioni in 3 anni. Ecco come

7 luglio – Nell’ambito del decreto legge “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati (spending review)”, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, è stata introdotta la liquidazione della società Arcus s.p.a: è stata prevista la nomina di un commissario liquidatore con il compito di portare a conclusione le numerose attività in corso di svolgimento della società. La liquidazione avverrà improrogabilmente entro il 31 dicembre 2013.

Già a partire da quest’anno, l’assegnazione delle risorse a favore di progetti di conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale che spettavano alla società liquidata avverrà direttamente tramite il MiBAC che, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposti, individuerà i criteri e gli indirizzi esclusivamente per la realizzazione di nuove e mirate iniziative di assoluta rilevanza nazionale e internazionale.

Fondi Arcus 2010-2012. Più di 100 milioni in 3 anni
(fonte http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_1260972235.html)

Il Lazio è in cima alla lista con quasi 40 milioni di euro di contributi e un totale di 38 progetti finanziati. Seguono la Toscana con 21,4 milioni e il Piemonte con 14,3.

All’Abruzzo vanno 1,3 milioni nel 2010, 3 milioni nel triennio, suddivisi in tre progetti a Tagliacozzo (per la riparazione della Chiesa di San Francesco), al sistema archeologico del Fucino e al potenziamento del parco archeologico di Amitemum.

In Campania 800mila euro nel triennio sono destinati al Museo Diocesano di Napoli, 800mila al Museo di Capodimonte, 400mila al Museo Pignatelli per il completamento del museo delle carrozze, 2 milioni e trecentomila euro al Teatro San Carlo per completare il restyling dei capannoni di Vigliena e per il museo dei teatro.

Per la Puglia circa 5 milioni di euro sono destinati al progetto di restauro della Cattedrale di Foggia. In coda è la Calabria, con un milione di euro ripartiti in due progetti. Tre milioni di euro sono destinati alla nuova direzione per la valorizzazione guidata da Mario Resca, 2 dei quali per il 2010.
Oltre 40 milioni di euro sono destinati ad attività culturali e dello spettacolo.

Confermati i quasi 16 milioni annunciati per il rilancio di Cinecittà e dell’Istituto Luce. Finanziato il progetto “Schermi di Qualità” dell’Agis con 3,5 mln. Il Festival di Ravenna e il Festival Verdi avranno, nel 2010, rispettivamente 1,5 e 1,8 milioni di euro.

500mila euro vanno nel Lazio all’Accademia di recitazione Silvio D’Amico, 1,5 milioni al Reate Festival del Belcanto (Fondazione Flavio Vespasiano), 1 milione per la cultura a Roma devoluto all’assessorato alle politiche culturali e della comunicazione della città.

Il Carlo Felice di Genova avrà 2,3 milioni nel 2010 per il progetto Prima e terza età a teatro; il Teatro dell’Archinvolto 450mila euro per La parola in movimento, progetto tra letteratura e danza; 600mila euro per l’orchestra da camera di Mantova, 40mila, in Piemonte, per il Festival estivo del Cantiere musicale di Santa croce, 250mila per Teatro a corte.

In Puglia, 400mila euro per gli Studi Cinetelevisivi Rodolfo Valentino dell’associazione culturale teatro Apulia, in Sicilia 200mila euro per il Teatro Vittorio Emanuele nel XXI secolo, 400mila per il Festival internazionale Val di Noto; in Toscana 1,4 milioni per il Festival Pucciniano; in Umbria, 300mila per il Todi Arte Festival. 800mila per Amelia cuore teatrale d’Italia, progetto dell’associazione culturale Società teatrale. Altri fondi vanno per le celebrazioni del terzo centenario della nascita di Pergolesi (500mila) e per il Festival internazionale della Spiritualità Divinamente 2010 (200mila).

L’incredibile appello di Gabriella Carlucci:  «Salvate il “soldato” Arcus»

Appello di Gabriella Carlucci: «L’azienda é sempre stata una struttura limpida ed efficiente. Chiuderla sarebbe un danno gravissimo»
Lettera aperta a Monti, Ornaghi e Passera per evitare la chiusura della società creata a sostegno della nostra cultura.
In questo momento di crisi, è più che mai necessario sviluppare le potenzialità e gli strumenti a disposizione del Paese per consolidare e salvaguardare il patrimonio culturale italiano ….

Leggete il testo integrale della lettera su
http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=94867