“La malattia puo’ essere esternalizzata, “passando da una concezione culturale di passivita’ a quella di attivita’, attraverso la narrazione“.
5 giu – Utilizzare lo strumento della narrazione per arricchire il percorso formativo dello studente infermiere, con l’obiettivo di integrare le esperienze cliniche, che gradualmente saranno acquisite, con le competenze relazionali.
E’ stato questo l’obiettivo del laboratorio di narrazione per la professione infermieristica, che si e’ tenuto nell’anno accademico 2011-2012 presso l’Universita’ di Tor Vergata. Una sorta di ‘esperimento’ accademicamente parlando, realizzato grazie all’utilizzo di metodologie didattiche mirate, come lezioni frontali, dibattiti, lavori di gruppo, role playing, giochi sulla comunicazione, lettura di brani letterari, visione di opere pittoriche e filmiche. Al Laboratorio hanno partecipato 44 studenti reclutati al I anno del corso universitario tra coloro che avevano iniziato la frequenza del tirocinio clinico.
( Censis: Sanità negata per 9 milioni di italiani )
La sperimentazione della capacita’ di analisi del punto di vista clinico e narrativo ha offerto agli studenti la possibilita’ di costruire la competenza professionale in forma piu’ completa ed ha permesso l’acquisizione della consapevolezza che la malattia puo’ essere esternalizzata, “passando da una concezione culturale di passivita’ a quella di attivita’, attraverso la narrazione“. ansa