9 nov. – Sono Lombardia, Emilia Romagna e Lazio le regioni che dovranno ridurre piu’ posti letto ospedalieri, sia in termini relativi che assoluti, in virtu’ della spending review.
Lo si evince dallo schema di regolamento sulla “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal Ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
L’Emilia dovra’ tagliare 2.543 posti letto (2.007 per acuti e 536 per post-acuti); la Lombardia 2.337 (1.426 per acuti e 911 per post-acuti) e il Lazio 1.963 (1.644 e 319). L’Umbria e’ l’unica Regione che potra’ aumentare i posti letto in entrambe le tipologie (453 posti complessivi in piu’).
In Piemonte diminuiranno i posti per post-acuti e potranno aumentare quelli per acuti. Le Regioni rimanenti (Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) al contrario potranno aumentare i posti per post-acuti e dovranno diminuire quelli per acuti. In sei di queste Regioni (Liguria, Toscana, Abruzzo, Campagna, Puglia e Sicilia) il numero dei posti letto, per effetto del gioco dei saldi, potra’ complessivamente aumentare .