9 nov – Due caccia iraniani hanno esploso diversi colpi contro un drone Usa nel Golfo Persico, il 1 novembre scorso, mancando l’obiettivo. Lo ha reso noto il Pentagono, sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti a proteggere le proprie forze nella regione.
“Hanno intercettato il velivolo ed esploso diversi colpi”, ha detto il portavoce George Little, precisando che il drone americano non è “mai stato nello spazio aereo iraniano” ed è finito sotto il fuoco di caccia Su-25 lungo la costa iraniana, in acque internazionali. Il Predator stava conducendo operazioni “di monitoraggio di routine” e Washington ha già fatto sapere a Teheran che non intende sospendere i voli.
“Gli Stati Uniti hanno comunicato agli iraniani che continueranno a condurre voli di monitoraggio in acque internazionali nel Golfo come da lunga pratica e nel rispetto del nostro impegno per la sicurezza della regione”, ha sottolineato Little.
Quindi il portavoce ha lanciato un monito all’Iran: “Abbiamo una vasta gamma di opzioni, da quelle diplomatiche a quelle militari, per proteggere le nostre forze militari e le nostre truppe nella regione, e lo faremo se necessario”. L’incidente rischia di aggravare la situazione tra Washington e Teheran, già tesa per il programma nucleare iraniano. (fonte Afp)