IMOLA, 07 Nov – Flavio Tosi è uno sindaci più amati del Paese, per le sue ormai riconosciute capacità di amministratore della città di Verona.
È leghista, ma non troppo.
Non è stato sfiorato da gossip di varia natura.
Pur avendo idee nette nella sua azione politica, tende più a unire che a dividere, senza indulgere nei pateracchi.
Cosa difficilissima in un Paese ancora affetto dal democristianismo consociativo, malgrado il quasi abortito azzardo bipolare degli ultimi vent’anni.
La nostra distratta osservazione del mondo politico, per effetto delle luci puntate su altri potenziali (?) leaders, ci ha indotto a trascurare Flavio Tosi.
Tentiamo un piccolo sondaggio con alcuni cittadini di Verona, nel caso avessimo la fortuna di annoverarne qualcuno di essi nella cerchia delle nostre amicizie.
Potremmo farci un’idea, per niente naïf, della realtà che spesso sfugge ai nostri occhi.
A proposito di occhi, sappiate che, per natura, non li abbiamo “di falco”: riusciamo a vedere bene solo centralmente, essendo la visione laterale molto più flebile e approssimativa; proprio su questa nostra carenza puntano i grandi illusionisti e, novantanove volte su cento, ci fregano.
guglielmo donnini