2 nov – Migliaia di iraniani si sono radunati a Teheran per la Giornata dello Studente, che ricorda l’occupazione dell’ambasciata statunitense il 4 novembre 1979. I manifestanti, radunatisi di fronte all’ex ambasciata, oggi gestita dai Pasdaran e decorata con murales antiamericani, hanno scandito slogan contro gli Stati Uniti, come “Morte agli Usa”, e hanno incendiato alcune bandiere a stelle e strisce.
Parlando alla folla, il comandante della milizia dei Basij, il generale Mohammad Reza Naqdi, ha fatto riferimento alle sanzioni imposte dall’Occidente a Teheran per il suo programma nucleare.
“La nazione iraniana ha scelto la sua strada – ha detto – e superera’ le sanzioni adottando la ‘economia della resistenza’” promossa dalla guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei.
Il 4 novembre 1979, un gruppo di giovani iraniani penetrarono nell’ambasciata americana e tennero a lungo sotto sequestro il suo personale. Secondo le autorita’ della Repubblica Islamica, il gesto fu una risposta a un tentativo della diplomazia americana di sovvertire l’esito della rivoluzione contro lo scia’. L’allora guida suprema dell’Iran, ayatollah Seyyed Rouhollah Khomeini, defini’ la presa dell’ambasciata come una “seconda rivoluzione”. adnk