Primavera islamica Tunisia: assalti e violenze dei salafiti

TUNISI, 01 NOV – Lo stato di emergenza e’ stato prolungato, in Tunisia, fino al gennaio dell’anno prossimo.

La decisione, che e’ stata presa dal Presidente della Repubblica, Moncef Marzouki, e’ arrivata dopo che, nelle scorse settimane, si era dato per scontato che il provvedimento, in vigore dai giorni della rivoluzione, non venisse prorogato per l’ennesima volta.

Probabilmente, su tale decisione hanno pesanto i recenti episodi di violenza, l’ultimo dei quali a Douar Hicher, dove decine di salafiti hanno preso d’assalto una caserma della Guardia nazionale, attacco in cui e’ rimasto ucciso un imam integralista, quello della moschea di Nour Aymen Amdouni.

Resta intanto alta la tensione a Douar Hicher, dove anche ieri sera si sono ripetuti gli scontri tra salafiti e le forze della sicurezza tunisina. Gli estremisti, che avevano annunciato l’intenzione di vendicare la morte dell’imam, hanno attaccato gli agenti con sassaiole e lancio di bottiglie incendiarie. Le forze di sicurezza hanno risposto sparando in aria e lanciando granate lacrimogene.

La situazione resta molto tesa anche perché, come riferiscono più testimoni, i salafiti hanno portato, dentro la moschea di Nour, loro bastione, una grande quantità di bottiglie incendiarie. Ieri si sono svolti i funerali di Amdouni, sepolto davanti ad un gran numero di salafiti, in un cimitero cinturato dalle forze di sicurezza. ansamed