PALERMO, 01 Nov – Credo che la più bella e illuminante analisi delle elezioni siciliane l’abbia fatta Pietrangelo Buttafuoco, un raffinato e brillante intellettuale di destra che, da siciliano autentico, conosce la Sicilia anche nelle pieghe più riposte della sicilianità.
La tesi, che nell’isola abbiano vinto i peggiori, giunge quando ancora non si è spenta la fasulla esaltazione per una vittoria che potrebbe preludere al commissariamento di una regione indebitata per la “modica” cifra di venti miliardi ( circa quattromila euro per abitante).
Il passaggio più interessante delle dichiarazioni di Buttafuoco è il seguente: “Il vero guaio è che ha vinto la Sicilia peggiore. Non fatevi illusioni solo perchè M5S è il primo partito.
Mi viene in mente l’episodio che nel ’47 ebbe per protagonista Pajetta. Quando chiamò Togliatti per dirgli che aveva conquistato la Prefettura di Milano quello rispose ‘Bene, e adesso che ve ne fate?’.
Bravissimo Buttafuoco!
guglielmo donnini