1 nov – Il voto preliminare al bilancio 2013 ha scatenato vibranti proteste davanti al Parlamento portoghese. In migliaia hanno manifestato contro austerity e aumenti delle tasse su redditi, immobili e transazioni finanziarie. Si calcola che alle famiglie potranno costare fino a due mesi di stipendio. Un inasprimento senza precedenti nella storia recente.
Il bilancio messo a punto dal governo di centrodestra di Pedro Passos Coelho è criticato anche dall’associazione dei magistrati, per la quale viola il principio costituzionale dell’equa tassazione.
Se la Corte Costituzionale concorderà con questa tesi, anche l’approvazione definitiva, prevista per il 27 novembre, verrebbe vanificata e si aprirebbe una crisi politica, meno di sei mesi dopo le elezioni. I socialisti, che hanno chiesto l’aiuto internazionale prima di tornare alle urne dalle quali sono usciti sconfitti e oggi votano contro i provvedimenti del governo, potrebbero trovare strada spianata per il ritorno al potere.
Rispettare gli impegni internazionali potrebbe diventare ancora più complicato.
“È più di un anno – sostiene una manifestante . che ci umiliano. Queste misure drastiche di austerity non sono il giusto modo per risolvere la crisi. Bisogna stimolare crescita e consumi e dare così un’opportunità al popolo di aiutare il proprio Paese”.
La gente sostiene che l’esecutivo stia andando addirittura oltre quanto concordato con la troika Unione Europea, Fondo Monetario internazionale e Banca centrale europea per il rientro del deficit. euronews