30 ott. – Il responsabile della protezione civile del comune di Roma, Tommaso Profeta, e altri due suoi collaboratori sono indagati dalla procura della capitale in merito alle operazioni spargisale avvenute per le strade nel corso dell’emergenza neve dello scorso inverno.
Secondo l’accusa il sale e’ costituito dalla sostanza di cloruro di calcio e avrebbe messo in pericolo la salute degli operatori che lo hanno distribuito per le strade.
L’inchiesta e’ coordinata dal sostituto Pietro Pollidori ed e’ partita a seguito di una denuncia presentata nei mesi scorsi dall’Unita’ sindacale di base. La presenza di cloruro di calcio all’interno della sostanza fatta distribuire per le strade della capitale e’ stata provata da una consulenza disposta dalla procura.
Oltre al responsabile del decimo dipartimento e protezione civile di Roma capitale, Tommaso Profeta, e’ indagato anche un architetto e un ingegnere che fanno parte del suo staff di collaboratori.
L’accusa contesta la violazione dell’articolo 26 del testo unico sulla sicurezza sul lavoro (81/2008) che definisce gli obblighi “connessi ai contratti d’appalto o d’opera e di somministrazione”.
In pratica, secondo la procura, il lavoratore doveva essere messo al corrente dei rischi nel maneggiare la ‘sostanza’. Nella denuncia presentata dal sindacato di base viene sottolineato che il rischio di irritazione della pelle e altri tipi di disturbi a seguito del contatto con il cloruro di calcio viene segnalato anche in siti internet . agi