Lazio, abuso d’ufficio: indagati presidente Abruzzese e moglie di Alemanno

29 ott – L’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Lazio è sotto accusa per la proroga del segretario generale, Nazzareno Cecinelli. L’accertamento della Procura di Roma prende spunto dai controlli svolti dagli investigatori del nucleo polizia tributaria della Guardia di finanza della Capitale. L’ipotesi contestata dal pubblico ministero Alberto Pioletti è quella di abuso d’ufficio.

La contestazione, in concorso, chiama in causa il presidente del consiglio della Pisana, Mario Abbruzzese, il vicepresidente Raffaele D’Ambrosio, i consiglieri Gianfranco Gatti, Isabella Rauti, Claudio Bucci e Bruno Astorre. In parallelo, sulla stessa vicenda, la Corte di conti del Lazio ha avviato un fascicolo per verificare i presunti possibili danni erariali derivanti dalla decisione assunta su Cecinelli.

Abruzzese e gli altri rispondono – per i magistrati contabili – come pubblici ufficiali. Il segretario generale stava andando in pensione e in attesa di fare il bando prolungò l’incarico. Ma così facendo si sarebbe contravvenuto alla norma. Allo stato per gli inquirenti di piazzale Clodio la formale iscrizione sul registro degli indagati è stata un atto dovuto. tmnews