ROMA, 28 Ott – Riuscirà il Cavaliere, nel suo ruolo di playmaker dal portafoglio ancora fornito, malgrado le devastanti scorribande giudiziarie degli ultimi due anni, a ricomporre un centrodestra in condizione di battere ancora una volta la gioiosa macchina da guerra?
La prima risposta dovrebbe venire dalle odierne elezioni siciliane. Qualora domani, dopo le 15:00, risultasse vincitore Nello Musumeci, si potrebbe cominciare a ragionare con maggior chiarezza sul futuro prossimo delle elezioni nazionali.
Ieri, Berlusconi, subito accusato perciò di bieco populismo, ha detto parole che il popolo della destra voleva sentire da lui.
Al popolo sovrano, per dettato costituzionale, non possono essere rivolte parole che siano essenza del suo stesso sentire: trasgredendo tale divieto, si viene subito tacciati di bieco populismo. Come è toccato ieri al Cavaliere, ascoltando le parole di quello zombi politico di Fini.
Parliamo allora dello sterco del demonio, quella massa di denaro indispensabile a chi vuol competere e vincere la campagna elettorale.
Se mi trovate qualcuno, nel centrodestra, capace di metterci del suo più del Caimano, fatemelo sapere a giro di e-mail.
Buone elezioni a tutti.
guglielmo donnini