Trattativa Stato-mafia, segnali minacciosi: scorta a pm Palermo

Palermo, 24 ott. – Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Palermo discutera’ oggi la proposta di assegnare al pm Roberto Tartaglia una misura di protezione, dopo alcuni “segnali” minacciosi ricevuti dal giovane magistrato, che dal mese scorso e’ stato inserito nel pool sulla trattativa Stato-mafia.

Tartaglia ha ricevuto telefonate di dubbia provenienza, ha notato interferenze sul cellulare ed era con il collega Nino Di Matteo (anche lui nel pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia) quando con una telefonata uno sconosciuto ha voluto “far sapere” a entrambi che sapeva che i due erano insieme.

Per questi fatti su cui sono state presentate relazioni di servizio, mandate alla Procura di Caltanissetta, competente ad indagare quando vittime di reati sono magistrati del distretto di Palermo, e alla Procura generale. Proprio il reggente di quest’ultimo ufficio, l’avvocato generale Ignazio De Francisci, proporra’ misure di protezione nei confronti del collega: si puo’ andare dalla “vigilanza dinamica radiocollegata” all’auto blindata e alla tutela.

Gli episodi riscaldano comunque ulteriormente il clima, in vista dell’udienza preliminare per la trattativa, prevista per lunedi’ prossimo nell’aula bunker di Pagliarelli, a Palermo. (AGI) .