Governo: “Quando a tordi e quando a grilli”

ROMA, 24 Ott – “Quando a tordi e quando a grilli”: così dicevano i vecchi della campagna perugina, quando volevano riferirsi a periodi di abbondanza alternati a periodi di magra.
Una trasposizione biblica alla campagna umbra del “Sette vacche grasse e sette magre”.
A proposito di periodi di magra , oggi ne stiamo vivendo uno terribile. Diciamo allora:”Quando a grilli”. Parlando di Grilli , non possiamo fare a meno di parlare del ministro, che ieri avrebbe fatto meglio a non presentarsi di fronte al parlamento per illustrare le “soluzioni” ai problemi finanziari ed economici del nostro Paese.
Egli ha fatto l’en plein: è stato criticato, subito dopo, da Bankitalia dalla Corte dei conti e dall’Istat.
Credo che un “successo” di questo genere sia degno di menzione e di essere sottoposto all’attenzione di tutti.
Abbiamo (hanno) voluto i professori al governo?
Bellissimo!
Teniamoci stretti un Grilli, una Fornero e un Monti fino alla fine dei nostri giorni.
Ebbene sì: c’è ancora chi pensa che si debba andare avanti, in prorogatio, con questi nobili signori che hanno deciso di sacrificarsi per il bene del nostro Paese.
Noi non abbiamo bisogno del loro sacrificio, potremmo soltanto ringraziarli qualora se ne andassero. Hanno già fatto abbastanza in questo anno terribile, vogliamo che combinino altri guai?
guglielmo donnini