22 ott – L’obiettivo e’ raccogliere 15-20 miliardi di euro l’anno, pari all’1% del Pil attraverso l’operazione di vendita degli immobili pubblici annunciata da mesi dal Governo. Si dovrebbe partire dalle caserme del Ministero della Difesa e dalle sedi ministeriali centrali, che vanno prima svuotate.
E’ quanto riportato dal Corriere della Sera, che ricorda che per giovedi’ prossimo e’ convocato un seminario del Tesoro a porte chiuse con tutte le istituzioni coinvolte (Banca d’Italia, Cdp, Agenzia del Demanio), l’Anci, i presidenti di Senato e Camera, e i leader dei partiti politici Pd, Pdl e Udc con i rispettivi responsabili economici.
Il piano di dismissioni e’ il seguente: il ministero dell’Economia, attraverso una Sgr, istituira’ uno o piu’ fondi di investimento ai quali saranno conferiti immobili delle amministrazioni centrali e locali e che, attraverso la vendita delle quote, concorreranno alla riduzione del debito pubblico.
Sono invece smentite le indiscrezioni di cessioni delle 30 societa’ partecipate (fra cui Enel, Eni e Finmeccanica) del valore di 80 mld di euro a fine 2011, in quanto ai prezzi attuali sarebbero una svendita. asca