Primarie PD: ‘chi finanzia chi’, le Cayman e le amicizie scomode

20 ott – Più o meno archivata, almeno per ora, la rottamazione, lo scontro per le primarie si sposta sui ‘soldi’, ovvero su ‘chi finanzia chi’ e sulle amicizie scomode e stavolta è Pier Luigi Bersani a tirare la prima stoccata.

La cena milanese di finanziamento per Matteo Renzi è un argomento ghiotto per il leader democratico, il fatto che l’organizzatore dell’evento, Davide Serra, abbia alle Cayman la sede della sua Algebris è un occasione che lo staff del segretario non si è lasciato scappare.

Già ieri Bersani aveva inviato ad “andarci piano con i banchieri“. Stamattina il suo staff ha postato sui social network la foto di Bersani che prende un volo ‘low-cost’ per andare Ginevra, contrapponendolo con i ‘voli privati’ dello sfidante.

Poi, dalla Svizzera, Bersani ha rincarato la dose: “Io credo che qualcuno che ha la base alle Cayman non dovrebbe permettersi di parlare e di darci consigli, non lo sto dicendo per Renzi ma in generale”.

Parole alle quali il sindaco di Firenze ha risposto di lì a poco, su twitter: “Caro Bersani, su banche, finanza e trasparenza accetti un confronto pubblico? Non importa andare alle Cayman: ok una casa del popolo. Ti va?”. Passano pochi minuti e arriva anche la contro-replica di Bersani: “Non ho difficoltà a discutere di tutto, non ci siamo solo noi e faremo il confronto secondo le regole che diranno i garanti”.

Intanto, si discute ancora sulle regole: l’ultimo incontro tra gli esponenti del Pd (Stumpo) e di Sel (Forgione) è finito tra le urla: i democratici chiedono che al secondo turno possa votare solo chi ha votato alle primarie, con poche e motivatissime eccezioni; gli uomini di Vendola chiedono invece che non venga limitato il diritto di voto, come del resto accade alle elezioni vere e proprie. tmnews