I Casini dietro l’angolo e la piccola politica italiana in “celebrazione” della Marcia su Roma

ROMA, 19 Ott – Una data fatidica per l’Italia è destinata ancora a far parlare di sé. Nei prossimi giorni è quella del 28 ottobre: un tempo, ormai lontanissimo, segnò sul calendario della Storia la Marcia su Roma.
Oggi, ce la ritroviamo quale appuntamento con le elezioni siciliane.
Non sappiamo come andranno le cose in Sicilia: per effetto della grande confusione politica che si è creata nell’ultimo periodo.
Sappiamo soltanto che, spesse volte, la Sicilia si è rivelata un laboratorio politico.
Ha anticipato quello che poi è successo sul resto d’Italia.
È difficile individuare, in questo momento, chi vincerà.
È possibile che non vinca alcuno , ma è anche probabile che vinca, o perlomeno abbia un discreto successo, la lista di Musumeci , in sostanza appoggiata dal Cavaliere.
In questo caso verrebbe a registrarsi la sconfitta della lista appoggiata dal Pd e dall’Udc di Pierfurby Casini.
Se Casini perdesse, come alleato di Bersani, diverrebbe più malleabile verso il centrodestra del futuro.
Pensare che i destini del Paese dipendano da mister ”quoziente familiare” (sembra questo tutto il programma dell’irrottamabile ragazzo decrepito) fa venire le convulsioni anche a uno morto da tre giorni.
Del maiale non si butta alcunché: in politica accade lo stesso.
Decidete voi quale parte del “maiale” politico italiano rappresenti Pierfurby, e poi consideratela commestibile.
Se a tutto ciò viene ridotto il discorrere di politica nel Bel Paese, la prateria per bisonte Grillo diverrà ancora più grande a perdita d’occhio.
guglielmo donnini