19 ott – Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,1%, l’S&P 500 lo 0,2%, il Nasdaq Composite l’1%, quest’ultimo trascinato dai conti di Google. Male anche Microsoft. Google ha chiuso con una perdita secca dell’8% dopo che i dati sul fatturato del terzo trimestre sono stati pubblicati ieri dalla Sec durante le contrattazioni invece che a mercati chiusi. Un errore umano, pare.
Microsoft ha reso noto i propri dati dopo la chiusura di Wall Street. Il colosso dell’high tech ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale con un utile netto in calo a 4,47 miliardi di dollari dai 5,74 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono scesi del 7,9% a 16 miliardi di dollari. I dati sono al di sotto delle attese degli analisti che, riporta Bloomberg, scommettevano su vendite per 16,4 miliardi di dollari e un utile per azione di 56 cent contro i 53 cent messi a segno da Microsoft.
Ma la notizia principale dagli Usa riguarda la lettera che gli amministratori delegati di 16 delle principali banche d’investimento americane hanno scritto al presidente Barack Obama e al Congresso per lanciare l’allarme sul cosiddetto Fiscal cliff, il burrone fiscale. C’è un concreto rischio di crescita dei tassi di intereresse, dicono, se non si arriva subito, entro la fine dell’anno, ad un accordo per fermare gli aumenti automatici delle tasse e gli altrettanto automatici tagli delle spese.
A firmare la lettera in cui si chiede l’adozione di azioni immediate sono, fra gli altri, i ceo di Goldman Sachs, JP Morgan, Bank of America. ”Un altro downgrade del nostro debito da parte rischia di portare a tassi di interesse più alti in modo significativo”, si legge nella lettera.
“Gli Usa saranno certamente colpiti da un downgrade”, ha detto Scott Mather, Head of global portfolio management di Pimco a Bloomberg, “non è un problema di se ma di quando”. tiscali