17 ott – Il ritiro volontario dei lotti di vaccino influenzale deciso dalla Crucell “riguarda circa il 10% delle dosi di vaccino italiane, considerato che l’azienda è al quinto posto nella classifica dei fornitori nel nostro Paese”. E’ quanto apprende l’Adnkronos Salute sulla vicenda che potrebbe causare un rallentamento nella campagna di vaccinazione in Italia.
Nel nostro Paese annualmente vengono utilizzate tra 10 e 12 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale. Finora non c’è un numero preciso delle dosi ritirate dalla Crucell, ma considerata la sua quota di mercato dovrebbe trattarsi di circa 1 milione di pezzi. “C’era stato un rallentamento della produzione per una questione di approvvigionamento di un composto – spiegano dal ministero – Poi abbiamo ricevuto la segnalazione dell’azienda. Il problema di sicurezza riguarda uno o due lotti, ma trattandosi di prodotti biologici l’approccio è quello di bloccare e ritirare cautelativamente l’intera produzione.
Tra oggi e domani, comunque, all’Agenzia italiana del farmaco” ci sarà una “riunione con le aziende produttrici, per cercare di capire come colmare questo vuoto di forniture”. Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini.
Dal dicastero della Salute sottolineano come il ritiro sia stato “volontario e segnalato dall’azienda. I controlli sui vaccini sono molto serrati” e in caso di problemi di sicurezza si procede in modo drastico. Dunque il dicastero non ha fatto altro che confermare la decisione di Crucell, comunicata già nei giorni scorsi ad altri Paesi, come la Gran Bretagna.
Nessun “problema di sicurezza per la vaccinazione anti-influenza”, dunque, “ma un problema di carattere organizzativo”, che potrebbe portare a un minimo rallentamento nella campagna vaccinale. Insomma si tratta di un ritiro “a scopo precauzionale. Non ci sono rischi per la salute”. adnk