17 ott – Associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta e documentale: per questi reati e’ stata arrestata a Roma ma poi trasferita a Milano dove e’ in corso un’inchiesta, Ida Miriam Ponzi, titolare dell’omonima agenzia investigativa e figlia di colui che nel dopoguerra fu considerato il piu’ grande investigatore italiano, Tom Ponzi. Insieme con lei il gip Enrico Manzi di Milano su richiesta del pubblico ministero Stefano Civardi ha fatto arrestare il figlio Doriano Jaroudi e altre due persone. Tra queste Luigi Morosini (e’ agli arresti domiciliari) considerato una “testa di legno”.
Secondo l’accusa la Ponzi, il figlio e gli altri avrebbero sistematicamente distratto gli importi fatturati dalla Miriam Tom Ponzi Milano srl a favore della stessa Miriam Ponzi e del figlio per pagare spese voluttuarie. Tra queste uno chalet in Svizzera. Dal decreto di perquisizione notificato oggi a Morosini emerge inoltre il sistematico trasferimento dei conti correnti della societa’ di somme senza causale. Trasferimenti iniziati nel gennaio 2006.
Nel marzo del 2011 il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento dell’agenzia investigativa ma secondo quanto emerso dall’indagine la Ponzi e il figlio hanno continuato ad operare sfruttando la stessa organizzazione di impresa e svuotando le casse della societa’. Questa mattina i carabinieri della Regione Lazio hanno perquisito l’ufficio di Morosini che e’ difeso dall’avvocato Chiara Madia sequestrando documenti. adnkronos