16 ott. – Nuova svolta a Cuba dove, dopo cinquant’anni, i cubani saranno liberi di viaggiare all’estero.
A partire dal 14 gennaio, sara’ necessario infatti solo il passaporto e il visto di ingresso per lasciare l’isola: non saranno piu’ necessari ne’ il ‘permesso d’uscita’ (la cosiddetta ‘carta bianca’), ne’ la ‘lettera d’invito’.
Il governo cubano imponeva restrizioni sui viaggi dal 1961, quando si decise di fermare l’esodo di massa delle persone in fuga dalla rivoluzione del 1959 di Fidel Castro; e questa e’ l’ultima di una serie di riforme varata dal governo del fratello di Fidel, Raul, che sta eliminando numerosi divieti in vigore da decenni.
La nuova legge sull’immigrazione entrera’ in vigore 90 giorni dopo la sua pubblicazione, oggi, sulla Gazzetta Ufficiale di Cuba. Una riforma – commentano i media ufficiali, “per aggiornarsi alle condizioni del presente e al futuro prevedibile”.
Negli ultimi cinquant’anni, i cubani che desideravano lasciare l’isola dovevano chiedere un ‘permesso d’uscita’ dal territorio alle autorita‘, che lo rilasciavano a discrezione, senza necessariamente giustificare il diniego; erano anche tenuti a presentare una ‘lettera d’invito’ dall’estero e non potevano rimanervi piu’ di undici mesi, a rischio di vedere i proprio beni confiscati ed essere definitivamente considerati espatriati, generalmente senza piu’ possibilita’ di ritorno. Adesso la durata del soggiorno all’estero aumenta, da 11 a 24 mesi.
La riforma delle leggi migratorie era molto attesa a Cuba dopo una serie di riforme economiche che nel 2011 hanno introdotto una certa dose di economia di mercato nel sistema centralizzato comunista. L’uscita dal Paese non sara’ facile per tutti: nella sua nota, il governo avverte infatti che rimarranno limiti per alcune categorie di persone non specificate, una misura di protezione per evitare la ‘fuga di cervelli‘.
Attualmente per medici, scienziati e militari e’ praticamente impossibile andare all’estero, anche per periodi limitati di tempo o per lavoro. Una piattaforma dell’opposizione all’estero, Cuba Democracia !Ya! E’ comunque molto critica con la riforma, che a suo giudizio non garantira’ il diritto alla libera circolazione dei cubani. Secondo la piattaforma, dopo la riforma il ‘filtro migratorio’ continuera’, ma sara’ esercitato sulla concessione o meno del passaporto. agi