In Italia 7000 km di coste, ma la politica affonda la nautica

14 OTT –  ”La nautica e’ una delle eccellenze italiane, la piu’ creativa, la migliore al mondo, ma e’ stata abbandonata”: ne e’ convinto Flavio Briatore, che ieri si e’ presentato al salone Nautico di Genova ospite di un noto marchio di yacht.

”In Italia – ha detto – c’e’ un accanimento da parte della politica contro tutto quello che e’ lusso e da’ valore aggiunto. I politici hanno fatto di tutto per affondare la nautica e ci sono quasi riusciti. Da questo punto di vista hanno fatto un lavoro eccellente, a partire dalla tassa sul lusso di Soru, che era incostituzionale (e io devo ancora avere i soldi indietro), fino ad arrivare alla tassa di stazionamento”.

Secondo Briatore, ”ormai le barche sono tutte andate via dall’Italia. L’introito e’ stato solo del 10% rispetto ai 150-160 milioni di euro preventivati e la botta al settore è stata bestiale. Quando prendono queste decisioni non si rendono conto delle conseguenze”.

In un paese con 7.000 km di costa – ha detto ancora l’ex manager Renault – il governo deve curarsi in primo luogo dei porti e delle agevolazioni, la bandiera italiana dovrebbe essere la piu’ appetibile. Chi viene in Italia per i rimessaggi deve avere dei vantaggi. Abbiamo la mano d’opera migliore e i più grandi brand, ma non ce ne rendiamo conto”.

Briatore ha poi puntato il dito contro ”l’odio sociale” per cui ”chi lavora nelle acciaierie va bene, mentre chi lavora in un cantiere lavora nel posto sbagliato, e chi ha una barca anche se ha pagato le tasse e’ un evasore. Il risultato è che la nautica è ferma”. (ANSA).