ROMA, 13 Ott – Ritengo sia da sottoscrivere in pieno la critica all’assegnazione all’Ue del Nobel per la Pace espressa da Andrea Indini sul “Giornale” http://www.ilgiornale.it/news/esteri/nobel-pace-allue-cosa-ha-fatto-meritarlo-846058.html
È giusto che Indini ci abbia anche ricordato l’idiozia del premio preventivo per la Pace attribuito, nel 2009, alla new entry Obama.
Pensate a quelle squadre di calcio che, pur giocando male, riescono a segnare un gol nel primo tempo di una partita, e poi finiscono per meritarselo con un onorevole secondo tempo.
Sembra che la “speranza” afroamericana non abbia riguadagnato alcunché sul “gol”, concessogli senza merito dalla Fondazione svedese, al primo tocco di pallone.
È pleonastico ripercorrere i temi della critica espressi in chiaro da Indini, vorrei soltanto sottolineare quanta ipocrisia si nasconda dietro la decisione della commissione per l’assegnazione del premio Nobel.
E quanto intempestiva e stonata appaia quest’ultima performance dei giurati.
Un premio “nobile”, declassato a propagandistica ciambella di salvataggio di un Europa a pezzi , per effetto della stolta voglia egemonica dei teutonici di Angela, è qualcosa di indigeribile anche per lo stomaco di uno struzzo.
Non posso non pensare alle angherie che sta subendo la derelitta Grecia, e al suo popolo, realmente affamato, e sacrificato sull’altare della Germania “über alles”.
guglielmo donnini