BOLOGNA, 12 OTT – La decisione del Tribunale di Bologna di sequestrare i beni di Michelangelo Manini, proprietario della multinazionale dei cancelli Faac, genera preoccupazione nell’azienda, lasciata in eredità alla Curia.
Sindacati e lavoratori temono che la curatela, con una mera gestione ordinaria, non riesca a tenere il ritmo di un’azienda flessibile, abituata ad acquisizioni nel mondo. Anche Ascom Confcommercio auspica che Faac ”possa tornare rapidamente a una gestione imprenditoriale”. ansa