7 OTT – Oltre un centinaio di donne scese in piazza a Timbuctu’ per dire no all’imposizione di coprirsi con il velo, come vuole la sharia, sono state disperse da uomini armati del braccio nordafricano di al Qaida che hanno sparato in aria colpi d’arma da fuoco.
Gli islamisti che, dall’aprile scorso hanno il controllo di Timbuctu’, nel deserto del nord del Mali, hanno imposto una rigida interpretazione della legge islamica mettendo al bando la musica e forzando le donne a coprirsi con il velo.
Gli islamisti hanno iniziato ad arrestare tutte le donne che non indossano il velo o che vanno in giro per strada di notte a Timbuctu, citta’ del nord del Mali (Africa est, al confine con Mauritania, Burkina Faso, Costa d’Avorio) da tempo sotto il loro controllo. Lo ha riferito all’AFP un residente nel quartiere di Djinguerey Ber secondo il quale, in base a un editto islamista, tutte le donne trovate fuori dalla loro casa dopo le 11 di sera vengono arrestate e costrette a pagare una multa.
Agli imam e’ stato comunicato che d’ora in avanti le ragazze dovranno vestirsi in base alla legge islamica e che verranno istituite delle prigioni femminili per coloro che non rispettano simili imposizioni.