ROMA, 06 Ott – Sembra che siano stati mesi di lavoro quelli portati avanti da Berlusconi per costruire la sua nuova, ultima creatura politica.
Ha controllato a lungo i dati Euromedia, della sua sondaggista di fiducia, Alessandra Ghisleri.
Si è guardato intorno, ha parlato con i suoi fedelissimi, ha cercato di capire quello che sta succedendo in Italia e quali possibilità ci siano per il centrodestra in una nuova stagione politica.
Finalmente, avrebbe deciso per un organismo dinamico e compatto, aperto alle alleanze prossime alle idee di un centrodestra ultradinamico, per battere il pericolo di una sinistra amante della scure fiscale e del vetero sindacalismo della Cgil.
Della solita sinistra, insomma, ancorata ai vecchi riti e ai vecchi schemi (sembra non sia elegante chiamarli comunisti, li chiamerò comunardi).
E bene che tutte le iniziative degli imprenditori piccoli e medi convergano sul progetto del nuovo centrodestra, piuttosto che smarrirsi in mille rivoli velleitari e protestatari a perdere.
Cosa potrebbe succedere, se non dovesse funzionare?
Poiché non vedo dei Tony Blair all’orizzonte, ma solo la controfigura di mr.Bean (Renzi- Bean), ovvero il fagiolo toscano alla paracula , saranno cavoli amari per tutti.
guglielmo donnini